Gustati la vita

Il martedì è dedicato alla consapevolezza corporea

17/10/2017

Ho recentemente iniziato a fare Pilates. Nella lezione di prova l’insegnante mi ha detto che tale disciplina è adatta a tutti, la possono fare anche i novantenni. Si tratta di piccoli movimenti fatti a corpo libero o con attrezzi che vanno eseguiti lentamente e con precisione al fine di comprendere la corretta postura ed il corretto utilizzo dei muscoli che via via si vanno ad allenare.
Essendo una pigra cronica ho apprezzato molto questa descrizione di lentezza dei movimenti e quest’immagine di un novantenne che si mantiene in forma con quest’attività.
E così ho iniziato l’allenamento. Dopo qualche esercizio di riscaldamento mi ha fatto sdraiare su una panca e mi ha spiegato un semplice esercizio che prevedeva una serie di piegamenti delle gambe, da fare da sdraiata, grazie ad un carrello che si muove per accompagnare i movimenti.
Ho iniziato con entusiasmo e ho piacevolmente notato che la panca su cui stavo lavorando mi aiutava nel fare i movimenti.
Purtroppo dopo pochi piegamenti ho iniziato a sentire un forte bruciore alla gamba sinistra. All’inizio ho pensato che fosse semplicemente l’affaticamento, ma questa sensazione di calore non mi piaceva nemmeno un po’.
Ero certa di star lavorando bene con la gamba destra, che non mi faceva alcun dolore e di star in un qualche modo sforzando eccessivamente la gamba sinistra.
Ho quindi quasi immediatamente informato l’insegnante dicendole:
“Avverto un forte bruciore alla gamba sinistra, è molto fastidioso. La gamba destra invece lavora bene, non avverto nessun sforzo. Devo correggere qualcosa?”
La sua risposta mi ha gelato ogni bruciore:
“Bene! Continua così! Ora ti vengo a sistemare la gamba destra!”
In che senso la gamba destra? Quella funziona correttamente, non mi fa male, non mi brucia! E’ la gamba sinistra che devi sistemare!
Presa da questi pensieri l’osservavo mentre si avvicinava. E’ arrivata, mi ha detto di spostare un po’ l’appoggio del piede destro e mi ha gioiosamente detto:
“Ok!! Ora continua e vedrai che ti si attiverà presto anche la gamba destra!!”
Nel dirlo aveva un bel sorriso, era chiaramente soddisfatta del buon andamento dell’esercizio. O meglio, era chiaramente contenta che a me stesse per andare a fuoco una gamba e che fra pochi istanti si sarebbe incendiata anche l’altra!
Da pigra cronica ho così imparato che la sensazione di forte calore è un qualcosa di positivo. E’ un chiaro segnale che i nostri muscoli si stanno semplicemente attivando, svegliando. E’ il primo segnale che ci permette di comprendere ed avere consapevolezza delle fasce muscolari che stiamo usando. Ed è così il primo passo verso movimenti e posture consapevoli.
Essendo una persona tendenzialmente razionale ed autoriflessiva, non ho potuto fare a meno di leggere in questo esempio corporeo una dinamica che metto in atto anche in altre situazioni della mia vita.
Quante volte davanti alle prime scottature, ai primi dolori ho pensato che fossero chiari segnali che qualcosa non stava andando bene e ho mollato per rifugiarmi in situazioni sin troppo calme e conosciute?
Cosa avrei potuto imparare rimanendo per un po’ all’interno di quelle sensazioni magari spiacevoli?
Cosa mi avrebbe potuto attendere oltre quei dolori?
Esercitare il nostro corpo, i nostri muscoli alla resistenza, allo sforzo è una potente metafora ed un forte allenamento della nostra capacità di resistere e di superare le sfide.
Il martedì è dedicato alla consapevolezza corporea #gustatilavita

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