Gustati la vita

Il martedì è dedicato alla consapevolezza corporea

05/09/2017

I bambini piccoli piangono,

le femminucce piangono,

i deboli e le persone fragili piangono,

i grandi e le persone forti, no. Mai.

Qualcuno ti ha mai ripetuto queste affermazioni?

O forse utilizzi queste parole proprio con te stesso/a?

Semplici parole diventano i nostri divieti interni, quei limiti che non possiamo in alcun modo valicare perché noi siamo adulti, siamo forti e spesso abbiamo un ruolo da mantenere, una facciata da difendere o siamo fortemente attaccati all’idea che nascondendo le nostre lacrime proteggiamo qualcun altro dalle nostre stesse debolezze.

Ma si sa, l’acqua scava la pietra. Una goccia d’acqua racchiude in se l’energia di un uragano.

Trattenere le lacrime significa assumersi la responsabilità consapevole che nel fare ciò stiamo caricando il temporale.

E più a lungo tratteniamo le lacrime, più probabilità ci saranno che il temporale diventi un urgano.

Quindi, inizia col modificare le tue leggi interne. Cambia il tuo dialogo interno.

Di a te stesso/a che PUOI piangere.

Magari dovrai avere la cura di ricavarti lo spazio e il momento giusto, ma se non vuoi attraversare la tempesta, forse è il caso di farlo 😉

Il martedì è dedicato alla consapevolezza corporea #gustatilavita

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