24/07/2017
Mi disse: “Chi ama torna”.
Risposi: “No, chi si pente torna. Chi ama resta”.
Antonio Distefano, Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti, 2015
Nella fase iniziale dell’innamoramento veniamo trasportati da un fiume di passione e spesso scambiamo tutta quella carica ed energia per amore e abbiamo la pretesa e la speranza che quell’entusiasmo duri per l’eternità.
Purtroppo dopo un periodo, che gli studiosi stimano della durata massima di tre anni, qualcosa cambia. Qualcosa sembra spegnersi, quello che fino a pochi mesi prima ci sembrava un idillio viene offuscato dalla quotidianità, da difetti dell’altro/a che finora non avevamo mai notato. Ma ora si.
Ora iniziamo a notare le differenze. A volte iniziano a pesare. Sentiamo nuovamente una spinta verso il mondo esterno, abbiamo voglia di uscire, di riprenderci magari i nostri spazi. E ci interroghiamo su dove sia finito il nostro amore.
Occorre allenarsi anche per amare.
I primi momenti rimarranno sempre presenti in noi e serviranno proprio come ancora per ricordarci quanto, proprio quella persona che oggi vediamo con occhi diversi, sia stata in grado di emozionarci. E’ nel ricordo di quei momenti che possiamo trovare lo spazio interno per ricaricarci, mentre nella quotidianità ci alleniamo ad amare.
L’amore va costruito insieme. Amare è amarsi quotidianamente, nei piccoli gesti, nelle piccole attenzioni, nella condivisione di pensieri ed emozioni, nella progettazione di attività comuni, nell’aiutarsi a vicenda, nel tifare e sostenere l’altro/a.
Oggi, AMA!
Il lunedì è la giornata dedicata agli altri #gustatilavita
