21/11/2017
Il corpo si muove riflettendo quello che internamente accade.
Capita di perdere consapevolezza del nostro mondo interno, spesso fatto di risposte automatiche a stimoli esterni.
Osservare i gesti, la postura, i movimenti, le contratture del nostro corpo, può fornirci indicazioni precise per illuminare parti interne di noi finite nell’ombra.
Quante volte sei solito/a puntare il dito?
Se ti accorgi di avere spesso il dito puntato contro qualcuno o qualcosa, chiediti in quale modo questo gesto riflette una tua dinamica interna.
Se ad esempio stai vivendo una situazione stressante, la prima risposta che dai, il primo pensiero che hai è: “è colpa sua! Di mio marito, di mia moglie, dei miei figli, dei miei genitori, del mio datore di lavoro, dello Stato, dell’Europa, ecc….”
In questo modo dimentichi che spesso la ragione ce l’hanno entrambe le parti, dal loro punto di vista.
Rimanendo arroccato esclusivamente dalla tua parte, finisci per perdere contatto con l’altro e difficilmente questo comportamento genererà soluzioni che possono migliorare la condizione di partenza di tutti i membri della relazione.
Quando ti cogli con il dito puntato contro qualcuno, allenati ad aprire completamente la tua mano, distendi tutte le tue dita e porgi il tuo palmo all’altro.
Che effetto fa questo in te? Quali effetti produce nell’altra persona?
“Ogni volta che indichi qualcuno, cercando un colpevole, tre dita della tua mano stanno indicando te.” Sconosciuto
Il martedì è dedicato alla consapevolezza corporea #gustatilavita